L'Australia in recessione, la prima dal 1991: il punto
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Direttore: Alessandro Plateroti

L’Australia in recessione, la prima dal 1991

Borsa Milano

L’Australia in recessione, la prima dal 1991. Contrazione del 7 per cento del Pil nel secondo trimestre.

MILANO – Australia in recessione, la prima dal 1991. Il Pil nel secondo trimestre ha registrato una contrazione del 7% per l’emergenza coronavirus. Un calo mai registrato con gli ultimi trent’anni che hanno visto il Paese correre.

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La pandemia, però, ha fermato questa crescita con due trimestri negativi. Il primo è terminato con una riduzione dello 0,3% mentre il secondo ha avuto una diminuzione del 7%.

Borse 2 settembre 2020

Per quanto riguarda le Borse chiusura in rialzo per Piazza Affari. Milano ha registrato un rialzo +1,34%. Un risultato importante per l’indice italiano che conferma la sua crescita dopo un martedì incerto. Da segnalare in Italia un netto recupero nel secondo trimestre dei risparmi che hanno raggiunto 11,3 miliardi di euro sottoscrizioni. Una crescita confermata dall’ufficio studi di Assogestioni. Aumento che ha portato a cancellare tutte le perdite avute con il lodkwon. Un nuovo segnale importante per questa ripartenza non semplice.

Il segno positivo è stato registrato anche negli altri mercati. La migliore è stata Francoforte con un +1,93%. In scia Parigi (+1,9%) mentre Londra ha avuto un rimbalzo dell’1,35%. La giornata dei listini si era aperto con Toky che ha registrato un +0,47%. Andamento in verde anche per Wall Street. Il migliore questa volta è stato il Dow Jones con un +1,59%. +0,98% per il Nasdaq.

Wall Street
Wall Street

Spread stabile

Chiusura sabile per lo spread che si conferma in area 150 punti base. Tra le materie prime bisogna registrare un calo dell’oro che ha lasciato per strada dell’1,3% chiudendo la seduta a 1.964 dollari.

In rialzo, invece, le quotazioni del petrolio. Il contratto Wti in scadenza ad ottobre è salito dello 0,80% a 43,10 dollari. Leggermente inferiore il Brent come crescita (+0,70%) che ora vale 45,90 dollari al barile. L’euro si muove al ribasso. La moneta unica passa di mano a 1,1835 dollari e 125,60 yen.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 14:09

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